Gerry Conlon era un membro dei Guildford Four, un gruppo di giovani accusati ingiustamente di un attentato eseguito nel Regno Unito.

Il 30 novembre 1974, all'età di vent'anni, Gerry Conlon è stato arrestato per un attentato dell'IRA a Guildford, per il quale è stato condannato all'ergastolo. La polizia lo ha torturato e gli ha imposto una confessione del crimine, nonostante Conlon non fosse mai stato a Guildford. Anche la sua famiglia è stata condannata per il coinvolgimento dei Maguire Seven (un altro gruppo sospettato di attentati). In seguito, le prove forensi sono state ribaltate e dimostrate come falsificate. Tutti, tranne il suopadre, Giuseppe Conlon, sono stati rilasciati; Giuseppe è morto dopo cinque anni di detenzione.

Il caso di Conlon fu riaperto poco dopo la morte del padre, nel 1980. Nel 1989, la Corte d'Appello stabilì che Conlon aveva un alibi e non aveva commesso quegli attentati. Conlon aveva scontato ben quindici anni di carcere per le prove indiziarie e le false confessioni.

Oggi Conlon è un sostenitore di persone ingiustamente imprigionate, come i Birmingham Six e i Bridgewater Three. In the Name of the Father, un film con Daniel Day-Lewis, è parzialmente ispirato alla sua autobiografia, pubblicata nel 1993.